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Una nuova storia...

𝙄𝙣 𝙌𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝘾𝙖𝙡𝙙𝙞𝙨𝙨𝙞𝙢𝙖 𝙀𝙨𝙩𝙖𝙩𝙚 𝙇'𝙪𝙣𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝘾𝙞 𝙂𝙞𝙧𝙖 𝙄𝙣𝙩𝙤𝙧𝙣𝙤 ho pensato mentre ce ne stavamo seduti sulla scogliera, ignari del pericolo, come al solito, guardando le onde infrangersi sotto di noi e seguendo il flusso delle emozioni che alimentava un 𝙊𝙘𝙚𝙖𝙣𝙤 𝘿𝙚𝙣𝙩𝙧𝙤.

Erano le 𝟬𝟰:𝟬𝟬 𝘼𝙈.

Tu ogni tanto sbirciavi me con la coda dell'occhio, io ogni tanto sbirciavo il tuo 𝙋𝙧𝙤𝙛𝙞𝙡𝙤 𝙂𝙧𝙚𝙘𝙤.

Per anni non abbiamo fatto altro che inseguirci, ogni volta però non sembrava mai il momento opportuno. Non c'erano i tempi, i modi, le occasioni. C'era solo il desiderio.

«Eccoci di nuovo insieme,» dissi io.

«Secondo te, come mai in tutti questi anni non abbiamo mai smesso di crederci?» mi domandasti giocherellando con quel tuo bizzarro ciondolo sul quale c'era incisa quella strana parola che ti è sempre piaciuta tanto: 𝘼𝙉𝘿𝙍𝙊𝙋𝙃𝙄𝙇𝙄𝘼.

«Perché siamo due 𝘾𝙪𝙤𝙧𝙞 𝙍𝙞𝙗𝙚𝙡𝙡𝙞,» ammisi quasi con rassegnazione, spaventato per la prima volta da qualcosa che mi era sempre parsa una benedizione.

Il tuo sguardo era talmente intenso da farmi accelerare i battiti nel petto, così l'istinto fu quello di voltarmi per mettermi al sicuro ma, ricordando quei 𝙏𝙧𝙚 𝙋𝙞𝙘𝙘𝙤𝙡𝙞 𝙁𝙞𝙤𝙧𝙞 𝘿𝙞 𝙑𝙚𝙡𝙡𝙪𝙩𝙤 𝙑𝙞𝙤𝙡𝙖 che ci scambiammo in un giorno simile a questo, capii subito che non potevo fuggire un'altra volta e non potevi tu. Non potevo fuggire, nonostante il tuo modo di amare aveva reso il mio 𝘾𝙪𝙤𝙧𝙚 𝙉𝙚𝙧𝙤.

«Perché sei di nuovo qui? Perché ancora me?» A quel punto dovevo sapere.

«Perché con te non è mai tutto bianco o tutto nero. Tu... non lo so... arrivi al di là... lo vedi, 𝙄𝙡 𝘾𝙝𝙞𝙖𝙧𝙤𝙨𝙘𝙪𝙧𝙤 𝘿𝙚𝙡𝙡𝙚 𝘾𝙤𝙨𝙚, intendo.»

A quelle parole mi ritrovai a guardare a terra.

𝙄𝙡 𝙉𝙞𝙧𝙫𝙖𝙣𝙖 𝙋𝙪𝙤̀ 𝘼𝙩𝙩𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙚, valutai tra me e me, quasi alla ricerca dell'ennesima scusa per sbagliare una volta di più, così mi ritrovai a riflettere ad alta voce.

«Sono cambiato, non credo tu mi conosca ancora. Non sono più la stessa persona,» ammisi e tu mi fissavi.

«Invece io credo di conoscere tutto quello che conta di te. Lo vedo. Per esempio, capisco ancora cosa ti passa per la testa. Ti leggo. 𝙎𝙤 𝙌𝙪𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙎𝙚𝙞 𝙁𝙚𝙡𝙞𝙘𝙚 𝘿𝙖𝙡 𝘾𝙤𝙡𝙤𝙧𝙚 𝘿𝙚𝙞 𝙏𝙪𝙤𝙞 𝙊𝙘𝙘𝙝𝙞,» dichiarasti sicuro.

Anche separati avevamo continuato a procedere l’uno al fianco dell’altro, come fanno le anime affini persino nei periodi più scuri, quando tutto sembra sul punto di dissolversi e noi non sappiamo più chi siamo.

Io c’ero per te anche se non lo sapevi, tu c’eri per me anche se non lo sapevo. Due 𝘼𝙢𝙞𝙘𝙞 𝘿𝙞 𝙉𝙤𝙩𝙩𝙚 che, non visti, si tenevano per mano nelle tenebre di quella che noi chiamavamo 𝙇𝙖 𝘾𝙞𝙩𝙩𝙖̀ 𝘿𝙚𝙜𝙡𝙞 𝘼𝙣𝙞𝙢𝙖𝙡𝙞.

Allora compresi che infine, dopo un'attesa durante la quale ogni più piccola azione aveva assunto la grandezza di un gesto eroico per la sopravvivenza, era arrivato il momento. Il nostro momento.

Inspirai gioia nei polmoni ed espirai l'assenza di te. Potevo finalmente riappropriarmi di quella parte del mio essere che avevo lasciato in attesa, 𝙇𝙖 𝙋𝙖𝙧𝙩𝙚 𝙎𝙤𝙨𝙥𝙚𝙨𝙖 𝘿𝙚𝙡 𝘾𝙪𝙤𝙧𝙚, e irrigarla con sangue nuovo, nuova linfa vitale, e abbandonarmi a un’𝙊(𝙈𝙊)𝙎𝙈𝙊𝙎𝙄 d’amore. Così sorrisi e tu con me.

«Cosa si fa adesso? Cosa decidi? Cosa vuoi?» Non aspettavi altro che un cenno da parte mia e allora confessai, senza più esitazioni, quello che avevo sempre voluto dirti, ma che avevo custodivo dentro aspettando tu fossi pronto.

«Vuoi veramente sapere cosa voglio, 𝘿𝙖 𝙈𝙖𝙨𝙘𝙝𝙞𝙤 𝙖 𝙈𝙖𝙨𝙘𝙝𝙞𝙤?» chiesi con il viso disteso e l'animo in pace.

Riuscivo persino a sentire 𝙄𝙡 𝙋𝙧𝙤𝙛𝙪𝙢𝙤 𝘿𝙚𝙡 𝙈𝙞𝙤 𝙎𝙚𝙣𝙩𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤.

𝙇'𝙪𝙣𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝘾𝙤𝙨𝙥𝙞𝙧𝙖 a nostro favore, pensai.

«Sì, e spero sia quello che voglio anch'io,» dicesti, facendoti più vicino, sicuro come mai prima.

«Ok, te lo dico. 𝙑𝙤𝙜𝙡𝙞𝙤 𝙁𝙤𝙣𝙙𝙚𝙧𝙢𝙞 𝙄𝙣 𝙏𝙚 𝘾𝙤𝙢𝙚 𝙄𝙡 𝙁𝙞𝙪𝙢𝙚 𝙎𝙞 𝙁𝙤𝙣𝙙𝙚 𝙉𝙚𝙡 𝙈𝙖𝙧𝙚.»


𝓔𝓶𝓲𝓵𝓲𝓪𝓷𝓸 𝓓𝓲 𝓜𝓮𝓸






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