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Recensioni

La sera del suo undicesimo anniversario, complice una trasferta lavorativa che tiene lontano il suo compagno da Roma, Emiliano decide di festeggiare da solo e di andare a cenare nel loro ristorante preferito. Esce prima dal lavoro, si doccia, si prepara e sale in macchina. Si ferma a un semaforo e bang! No… che avete capito, nessuno lo ha tamponato. Almeno non nel vero senso della parola. Sì perché alla fermata del tram, un “ragazzo giovane e veramente molto bello ma bello in maniera pulita, poco appariscente…” attira la sua attenzione. Per tutti noi comuni mortali, il semaforo sarebbe scattato nuovamente sul verde e tutto sarebbe finito lì. Ma non per Emiliano, che dà un passaggio a Gianmarco e lo invita anche a cena. Non correte subito alle conclusioni perché vi assicuro sarebbero del tutto sbagliate.

Questo è il primo romanzo che leggo di Emiliano e vi garantisco che sarà il primo di una lunga serie. Sì perché dopo aver letto i suoi romanzi avrete la conferma che non bisogna per forza andare alla ricerca di autori stranieri per leggere una storia lgbt valida. Emiliano scrive bene, ha un’ottima padronanza della lingua italiana, non è ripetitivo e la sua prosa scorre fluida fino alla fine. Anche se questo è un racconto breve, che si snoda attorno a un solo incontro tra i due protagonisti, lo scrittore non lascia nulla al caso, soprattutto non mette alla porta i sentimenti, quelli veri, quelli importanti, che molto spesso altri autori tendono a lasciare ai margini.

Finisco la recensione  con un messaggio molto importante, estratto da questo racconto e lo voglio dedicare a tutti i giovani omosessuali che hanno paura di rivelarsi alla propria famiglia, agli amici e al mondo.

“… Non sottovalutare l’amore della tua famiglia. E se poi dovesse andar male, sai cosa? Meglio essere ripudiati per quello che si è piuttosto che essere amati per la maschera che ti consigliano di indossare. Non meriti una vita di sotterfugi e mezze verità. Meriti di più, non dimenticarlo mai. Sei troppo giovane! È la tua vita e te ne devi prendere cura e fare in modo che sia come la sogni. Io non potevo immaginarla senza la mia famiglia ma non potevo accettare di doverli tenere fuori dalla parte più autentica di me. Questo è quello che sono ed io mi sento a posto. Mi piace essere un uomo e mi piace anche essere un omosessuale. Non vorrei una vita diversa, non l’ho mai voluta. Anzi, ti dirò di più. Se dovessi rinascere voglio farlo uomo ed omosessuale come in questa.”

https://trelibrisoprailcielo.com/2017/01/27/recensione-luniverso-cospira-di-emiliano-di-meo/

Prima di questo, ho letto alcuni libri del Sig. Di Meo e mi sono piaciuti tutti parecchio. Ha una buona padronanza della lingua italiana, scrive con gentilezza e pacatezza storie di amori omosessuali, storie sempre diverse, abbastanza brevi, con personaggi di diversa estrazione sociale, cultura ed etnia.

Storie romantiche che ti fan venire voglia di essere uno dei protagonisti. Insomma, sa scrivere e finito un libro ti viene voglia di leggere subito qualcos’altro di suo.

E poi? E poi leggo “Profilo Greco” e… hops! La gentilezza, la pacatezza, il romanticismo… dove sono????

E già! Questo libro è tutta un’altra storia, una storia di sesso, qui c’è il Maschio Alpha all’ennesima potenza, l’etero trentunenne in carriera che mantiene il suo equilibrio psicofisico praticando Kick Boxing (roba che se ti dà uno sganassone ti fa fare tre giri), quello che si prende ciò che vuole, quando vuole e dove vuole.

E poi c’è il maschio… Beta? Di dodici anni più giovane, chiaramente gay e innamorato del primo da quando era bambino, quello che gli si concede senza riserve, che soddisfa tutte le sue voglie, che ubbidisce, che subisce e che è ben contento di farlo.

Un libro un po’ crudo, con un linguaggio adeguato, ma che tiene incollati fino all’ultima pagina perché (caspita!) devi sapere come va a finire.

Una storia con un maschio dominante, l’uomo che non deve chiedere mai, che non si fa incantare da un paio di occhioni grigi.

Sì, certo!

https://trelibrisoprailcielo.com/2017/03/24/recensione-profilo-greco-di-emiliano-di-meo/

Un racconto insolito, poetico e struggente. La storia di un amore impossibile, eppure reale, al di là delle convenzioni e della logica. Un amore a suo modo indissolubile ed eterno.

E' la storia di Armando e Juan Carlos, raccontata attraverso gli occhi di Javier, spettatore inosservato del loro amore. Gli occhi di Javier sono come una cinepresa e ho avuto la sensazione di guardare un film, più che di leggere un libro.

Armando e Juan Carlos vivono in un'epoca e in un luogo dove ancora vigono regole e pregiudizi che sarebbero un ostacolo al loro amore e alla loro vita.

Il bel Armando dalla pelle scura come l'ebano, diventa un rispettabile medico, marito e padre.

Il bel Juan Carlos, dalla pelle bianca, diventa un rispettabile insegnante, marito e padre.

Le loro vite e il loro amore sono così, come la loro pelle, in bianco e nero, un vivere a metà tra la luce (la loro vita di uomini rispettabili) e l'ombra (il loro amore, la loro passione segreta e proibita.)

La narrazione è delicata e poetica. Devo fare i miei complimenti a Emiliano Di Meo perché è riuscito a non far apparire i due protagonisti come due perversi fedifraghi e a non far sembrare Javier come uno squallido, morboso voyeur.

Gli occhi di Javier, invece, filmano e testimoniano una grande storia d'amore.

In tutti gli anni in cui i due amanti si ritrovano in segreto in quella piccola stanza d'albergo, si ameranno, faranno scelte dolorose, vivranno in sospeso tra dubbi e certezze, gioia e tristezza, tra giusto e sbagliato... in bianco e nero.

Il finale mi ha sorpresa, inaspettato e struggente.

Credo che La Parte Sospesa del Cuore sveli l'anima di questo autore: sensibile, poetica, delicata, eppure coraggiosa.

La mia recensione non potrà mai rendere giustizia a questo bellissimo libro che mi ha regalato emozioni vere.

http://jewelbooklover.blogspot.it/2017/03/recensione-la-parte-sospesa-del-cuore.html

Sono stata contenta di non aver letto trama e recensioni prima di leggere questo libro. Probabilmente se non fosse stato così non avrei provato quelle emozioni e quelle sensazioni  che mi ha trasmesso. Credo che la mia mente e il mio cuore ignorante si siano aperti più facilmente a questo racconto. Sì, perché la storia è forte, è una storia che richiedere coraggio per raccontarla. Ed Emiliano Di Meo coraggio ne ha da vendere.

Tre le cose che mi hanno colpita, stupita ed emozionata: il fatto che uno dei protagonisti sia un travestito, la differenza d'età tra i due protagonisti e Roma.

Gennaro, imprenditore del sud, uomo maturo e di bell'aspetto, decide che quell'agosto si prenderà un bel mese di ferie e andrà a Roma, ospite del suo caro amico Massimo.

Qui Gennaro vuole solo godersi la città e rilassarsi. Ciò a cui non è preparato è l'incontro con la bella Azalea, travestito e con la metà dei suoi anni.

Azalea, ovvero Danilo, vive la sua sessualità con estrema naturalezza. Durante il giorno, al lavoro nel piccolo supermercato è Danilo, ma una volta fuori di lì è Azalea.

Quando i loro sguardi si incrociano fuori da un locale, scatta la scintilla. Gennaro all'inizio forse è spinto dalla curiosità, ma l'attrazione che prova per Azalea è inequivocabile. Tra loro inizia un romantico corteggiamento e si troveranno ad amarsi appassionatamente, sapendo che quel mese dovrà essere vissuto al massimo, prima che Gennaro torni al suo paese e alla sua vita.

Di Gennaro mi colpito la sua personalità di uomo sicuro della sua mascolinità, la sua mente aperta e priva di pregiudizi. Certo si pone molte domande, nel suo cuore sorgono molti dubbi, ma non si lascia influenzare né dal giudizio del suo amico Massimo, né da quello che potrebbero pensare al suo piccolo paese del sud. In questa situazione, per lui nuova e inaspettata, si lascia andare, vuole esplorare, capire e seguire ancora una volta il cuore.

Azalea invece è giovane e vuole disperatamente trovare quella felicità che fino a quel momento sente di non aver trovato. Certo, ha trovato un equilibrio, ha trovato amiche che l'hanno accolta e accettata quando nemmeno la sua famiglia l'aveva fatto. Ma trovare un uomo e un amore vero? Lo ha creduto quasi impossibile. E poi arriva Gennaro, bello, galante, intrigante.

Tra loro la differenza d'età sembra non esistere. Gennaro non prende certo la cosa alla leggera, ma non si rivela nemmeno un ostacolo. E quello che mi è piaciuto è che Azalea non vede Gennaro come un sostituto di un padre o di una figura maschile su cui appoggiarsi, come invece può capitare spesso in una situazione del genere. No, Azalea è indipendente, forte, sa camminare con le sue gambe, non ha bisogno di una guida, ha bisogno di amore e di un uomo con U maiuscola.

Dove si pone Danilo in questo scenario? Danilo è sempre lì, con Azalea e con Gennaro. Anche lui ha la sua parte e nessuno dei due è intenzionato a escluderlo dalla loro relazione, tanto che alla fine Azalea e Danilo si fondono in un'unica creatura.

E che atmosfera! Emiliano Di Meo, mi ha fatto vivere e respirare una Roma che solo una persona dall'animo sensibile e galante riesce a mostrarti.

Le passeggiate solitarie di Gennaro e quelle fatte insieme ad Azalea, fanno sognare, sono romantiche e cariche di passione.

E poi ci sono quei tre piccoli fiori dei velluto viola, che fin dall'inizio capisco che hanno un significato speciale per Gennaro. Solo che non capivo quale... fino al finale, che mi ha sorpresa.

Ho letto questo libro tutto d'un fiato e a tratti mi è sembrato di essere lì, in quella Roma estiva, e di camminare accanto a Gennaro e Azalea, e di accompagnarli in quel loro viaggio così speciale. E questo grazie alla scrittura di questo autore, che io trovo poetica.

Libro consigliatissimo! Leggetelo con il cuore e con la mente.

http://jewelbooklover.blogspot.it/2017/07/recensione-tre-piccoli-fiori-di-velluto.html

L’ho letto tutto d’un fiato. È vero, sono solo un centinaio di pagine, ma non sono riuscita a staccare gli occhi dalle righe.
Il libro/racconto è praticamente perfetto. Non ci sono errori e la fluidità delle parole t’incatenano inesorabilmente alla storia di Flavio e Antonio.
Una storia complessa, fuori dagli schemi e a volte dolorosa, tormentata. Leggendo il libro spesso vi renderete conto che la vita di entrambi non è mai stata facile e che la paura, i pregiudizi, incidono sempre e sempre con maggior prepotenza sulle decisioni da prendere, sulle conseguenze delle decisioni prese.
E’ un libro che parla di una storia d’amore, ma che allo stesso tempo trasmette al lettore un messaggio importante, un messaggio che ognuno di noi dovrebbe tatuarsi sul cuore: la felicità va cercata, va protetta e lasciarsi influenzare dal giudizio di chi ci circonda spesso provoca solo dolore. Il messaggio che l’autore vuole darci è questo: siamo noi e solo noi gli artefici del nostro futuro, solo ed esclusivamente se le decisioni sono prese con la nostra testa, anche se può fare male il giudizio, o il pregiudizio, delle persone che ci circondano.
Un libro bellissimo, pieno d’amore e di dolore, dove il lieto fine è la cosa che ognuno di noi si aspetta dopo le prime pagine!
“Coraggioso” è il termine che mi viene da attribuire all’autore e per questo ha tutta la mia stima. Parlare di determinati argomenti, ma soprattutto parlare dell’età e del legame dei due protagonisti in quei determinati momenti poteva non essere visto bene dal lettore. Per questo dico che chiunque legga questo libro deve lasciare i paraocchi e il pregiudizio fuori dalla porta!
Consigliato? Si, decisamente sì!!!

http://www.letturesalepepe.com/recensione-cuori-ribelli-di-emiliano-di-meo/

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Come ben saprete dalle mie recensioni precedenti, non ho letto i libri di Emiliano in ordine temporale ma a caso. La scelta era basata soprattutto sull’istinto, e istintivamente questo è stato uno dei primi a passare sotto le mie mani, per cui non sapevo ancora bene cosa dovermi aspettare dalle sue storie o dalla sua scrittura. L’ho letto come leggo tutti gli altri romanzi, con la mente aperta, senza pregiudizi, ma soprattutto con la speranza di un lieto fine. Già, sono una di quelle che vogliono la favola in ogni libro che leggo.

Luciano e Daniele sono i protagonisti di questo scritto e, dopo le prime pagine, credevo che prendesse un verso molto particolare, a tratti ho addirittura pensato ad un rapporto Dom/Sub, l’autorità di Luciano con la remissività di Daniele e l’approccio fisico che c’è tra i due, avrebbero fatto sicuramente i fuochi d’artificio.

E qui il primo errore, nessun accenno al mondo oscuro, anche se la mente ti porta a pensare a una cosa del genere. Mai due protagonisti furono più diversi. L’Est e l’Ovest, quella differenza tale che li porta a gravitare uno attorno all’altro per poi incontrarsi definitivamente e in maniera totalitaria. Un amore che sboccia quasi immediatamente, potrebbe definirsi un colpo di fulmine, un incontro destinato ad avvenire. Quel destino che sceglie di far incontrare due anime a dispetto del mondo che le circonda.

Emiliano parla di amore, di sentimenti, di argomenti che per molte persone sono ancora un tabù e lo fa con naturalezza, attraverso i suoi libri, cerca di tirar fuori quello che troppe persone ancora credono sia un amore sbagliato.

In questo libro in particolare ha voluto farci vedere che non sempre lo stereotipo del bello e figo viene attratto da un suo simile, ma anzi, è proprio l’esatto contrario che attira nella rete il bello e impossibile, ci ha fatto capire che nonostante i pregiudizi e la ritrosia del mondo che ci circonda l’amore vince, i sogni, anche se in minima parte, vengono realizzati e le differenze appiattite dalla potenza dei sentimenti.

A differenza dei libri precedenti, in questo ho trovato due cose veramente piacevoli, il sarcasmo e l’ironia che in determinati punti mi hanno fatto sorridere e i personaggi secondari che sono delle simpatiche scoperte. Alessandro, che ognuno di noi vorrebbe al proprio fianco, la nonna, che è la nonna per eccellenza, la nonna che anche io ho avuto e ho tutt’ora al mio fianco, quella che ti supporta sempre, nel bene e nel male e che ti ama incondizionatamente, e per finire Lucia. Lucia mi è rimasta in mente per tutta la lettura, nonostante sia nominata pochissime volte, perché mi sono rivista in lei.

Sesso bollente che a tratti ti toglie il fiato e amore incondizionato creano un mix che coinvolge il lettore tenendolo attaccato alle pagine!

http://www.letturesalepepe.com/recensione-in-questa-caldissima-estate-luniverso-ci-gira-intorno-di-emiliano-di-meo/

Il Chiaroscuro delle cose - Ebook - cove

Primo libro scritto da Emiliano Di Meo. Sinceramente mi aspettavo di trovarlo più "acerbo", come possono esserlo i primi libri di qualsiasi autore. Invece lui trova sempre il modo di sorprendermi.

Sapete cosa mi sorprende sempre? Il suo modo di raccontare cose reali, sentimenti veri, storie diverse che appartengono a tutti, in cui ci sarà sempre un lettore che dice "potrei essere io".

 

L'amore tra Marcello e Alice è profondo, un legame fortissimo. Tra loro c'è la costante presenza del miglior amico (gay) di Alice, Paolo. La sua vicinanza alla coppia non è mai invadente, non è mai causa di litigio o gelosia. Alice è il collante che li unisce.

 

I tre vivono in perfetta sintonia fino al giorno in cui il destino strappa Alice dalle loro esistenze.

 

Per Marcello e Paolo inizia un cammino difficile. I due affrontano il dolore della perdita, la disperazione per quel senso di vuoto e insieme trovano la forza per tornare a vivere.

 

La condivisione di quell'esperienza li avvicina sempre più, la loro amicizia muta, emergono sentimenti nuovi, o forse sentimenti che c'erano sempre stati, ma che aspettavano il momento giusto per emergere.

 

Per Paolo, che è gay dichiarato, sarà più naturale vivere questa relazione con Marcello, che da amicizia si trasforma in amore. Per Marcello invece il processo è più sofferto, rendersi conto di amare un uomo è più complesso da accettare. Lui deve rimettere in discussione tutto quello che è stata la sua vita fino al quel momento.

"Inconsapevolmente, divenne la linfa che mi permise di sopravvivere. Grazie a Paolo ritrovai me stesso, in una nuova veste, ma il processo fu lento e tutt'altro che indolore."

Una storia intensa che mi ha fatta commuovere.

"Probabilmente il destino di ognuno è già scritto, come sostengono in moti, e le persone entrano a far parte della nostra vita o ne escono per una ragione che non sempre ci è dato conoscere."

 

Emiliano Di Meo sa dar voce all'amore con delicatezza e autenticità.

"... a volte l'amore arriva sotto una forma diversa da quella in cui ce lo saremmo aspettati, ma arriva. E questo è tutto quello che conta."

http://jewelbooklover.blogspot.it/2017/10/recensione-il-chiaroscuro-delle-cose-di.html

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Scrivere questa recensione mi sta costando un po’ di fatica. Ho recensito tutti i libri di Emiliano, mi rimaneva questo e lo stavo coccolando aspettando una nuova uscita, ma alla fine il bisogno di scrivere è prevalso su tutto.

Non c’è un motivo esatto per cui abbia lasciato questo per ultimo, come avrete capito non ho seguito l’ordine di uscita nemmeno nella lettura e così non ho fatto con le recensioni.

Lo stile di Emiliano è inconfondibile, potrei riconoscere dalle prime righe qualunque cosa scritta da lui. Il sentimento, la dolcezza, l’attrazione e il desiderio fuoriescono dalle sue parole come la lava da un vulcano. Io scommetto che è impossibile non riconoscere la sua scrittura, ha un modo tutto suo di arrivare al lettore e fare un centro perfetto nell’anima di chi sta leggendo.

Maduka, Carlo e Giorgio, un incontro casuale che non solo stravolge la sessualità di uno dei protagonisti, ma che fa aprire gli occhi al mondo su quanto sia bello non notare le “differenze”. Davanti all’attrazione, davanti al sentimento siamo tutti uguali, sesso e colore della pelle inclusi.

Un romanzo dove l’attrazione sessuale fa da padrona e dove l’affetto e la reciproca voglia di esplorarsi non accennano a spegnersi neanche dopo anni. Un romanzo che ti fa capire che a volte l’amore è davvero più forte di tutto, più forte del tradimento, più forte della gioia di sentirsi vivi, più forte di un’estate di passione che potrebbe cambiarti la vita radicalmente. Un romanzo che t’insegna a rispettare le persone che ti circondano e che ti fa capire che anche da un incontro casuale può nascere una splendida intesa.

Amore, amicizia, tradimento, rispetto e perdono si fondo insieme come il fiume si fonde nel mare.

http://www.letturesalepepe.com/rcensione-voglio-fondermi-in-te-come-il-fiume-si-fonde-nel-mare-e-dimeo/

E’ da un po’ di tempo che ho letto questo libro, ma non l’avevo mai recensito, così qualche giorno fa l’ho ripreso in mano. Sinceramente? Non me lo ricordavo così, mi ricordavo che mi fosse piaciuto, ma non al punto di farmi contorcere le budella in determinati passaggi.

Adesso, posso dirlo con certezza, Emiliano è, e sicuramente rimarrà, una sicurezza letteraria. Hai voglia di qualcosa di bello? Hai voglia di estraniarti completamente dalla realtà e immergerti in un turbinio di emozioni e sensazioni che ti scaldano il cuore? Bene, allora leggetelo. Ogni sua opera è diversa, ma comunque sorprendente, con un messaggio nascosto che sta alla sensibilità del lettore estrapolare e capire. Io, molto spesso, lo uso come ricarica, dopo aver letto qualcosa che non mi è piaciuto, riprendo in mano uno dei suoi libri a caso e sfoglio quelle pagine piene di magia. Mi fanno bene.

Ma torniamo a parlare di “Oceano dentro”. Lucas e Dario. Fin dalle prime pagine mi ero fatta un’idea del carattere dei personaggi, avevo una mia idea in mente che è stata poi stravolta addentrandosi nella storia. Lucas, il ragazzo dolce, da difendere, la parte debole della coppia, è quello che poi si dimostra forte. Forte e determinato, anche quando la sofferenza sembra essere soverchiante. Innamorato e capace di portare sulle proprie spalle il peso dell’abbandono. Dario, l’uomo con convinzioni stereotipate, in cui prevale la razionalità piuttosto che i sentimenti, l’uomo che nonostante tutto deve perdere per capire finalmente cos’aveva in mano.

Un’isola incantata, fuori dal tempo e dallo spazio, dove anche le emozioni sembrano perdersi nel vasto oceano. Una storia d’amore normale in un luogo rimasto incontaminato e intatto.

Sensazioni forti e belle che ti scaldano come il sole di Tokayo e ti rimangono appiccicate addosso come la sabbia fine e vellutata delle rive dell’oceano.

“Apri la mente”, lascia andare le costrizioni che ti sei stretto attorno e vivi la vita. Come meglio credi, come più ti piace, ma soprattutto, ama la persona che il tuo cuore decide di amare. Ecco quello che mi è rimasto dentro dopo aver riletto questo libro!

http://www.letturesalepepe.com/recensione-oceano-dentro-di-emiliano-di-meo/

Dopo tanti anni che faccio la blogger, è la prima volta che mi ritrovo davanti ad un foglio bianco e faccio fatica a mettere su carta quello che ho in testa. Ebbene sì, sto faticando a metabolizzare quanto appena letto e vorrei esprimerlo senza influenzare i futuri lettori.

Inizio con il dirvi che sto per parlarvi del nuovo libro di Emiliano Di Meo, un autore che stimo e che riesce a farmi emozionare grazie alle splendide parole che riesce ad imprimere in ogni suo libro.

Li ho letti tutti, dal primo all’ultimo, quindi posso dirvelo con cognizione di causa: preparatevi a leggere qualcosa di unico, di sorprendente e dolorosamente meraviglioso.

L’autore in questa sua opera tocca un tasto per molti di noi dolente, per altri felice, per altri ancora sconosciuto, ma comunque un tasto che ha sfiorato ognuno di noi, l’amore.

Ogni individuo l’ha provato, l’ha vissuto, l’ha sentito sulla propria pelle e sulla propria anima e ogni essere vivente ha reagito in maniera diversa quando è stato toccato da quella parola che a me personalmente spaventa da morire.

L’autore in questa opera ci racconta di un amore, un amore viscerale, di quelli che ci travolgono e t’incasinano il cuore, il cervello e l’anima, un amore che molte persone considererebbero malato, ma per chi in quel momento lo vive è la cosa più bella e più importante che poteva capitargli.

Emiliano riesce a trasmetterti, parola dopo parola, le sensazioni disarmanti e spaventose per alcuni versi, che prova il protagonista durante tutta la vicenda, senti che diventano tue e ti immedesimi sia nelle gioie che nei dolori.

Non è stato un libro facile, non è stato facile da “digerire” e la notte passata quasi completamente in bianco mi ha aiutato a metabolizzare quanto letto. Non che mi aspettassi qualcosa di diverso dall’autore, ma per quanto la mia stima nei suoi confronti sia parecchio elevata, non avrei mai pensato che riuscisse a raggiungere un livello così alto, di contenuti, di trama e di scrittura. Discorsi duri, diretti, scene forti che ti restano nella mente, un mix di dolore e amore che ti tiene sul filo del rasoio per tutta la durata del libro, un finale che nessuno si aspetta e un turbinio di emozioni che ti riempiono il cuore.

Con questa opera, si è evoluto e l’ha fatto nel modo più bello che poteva, scrivendo per noi una storia da portare nel cuore, da leggere e da fare propria, perché l’amore è capace di portarti in cielo in un battito di ciglia, ma è anche capace di lasciarti cadere dal punto esatto in cui ti ha elevato.

http://www.letturesalepepe.com/recensione-in-anteprima-cuore-nero-di-emiliano-di-meo/

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Patrick è un omosessuale atipico, un insospettabile ventisettenne che potrebbe avere chiunque desiderasse. Ma abbastanza consapevole da stancarsi velocemente di collezionare figurine, e partire alla ricerca di ciò che lo fa stare veramente bene, insensibile alle opinioni altrui ed ai dogmi che per i suoi stessi amici restano inviolabili.
Saranno due occhi a fargli sapere di essere finalmente giunto a destinazione, trascinandolo in un insolito triangolo sentimentale che coinvolge ben tre generazioni di uomini, alle prese con stagioni differenti della nostra permanenza terrena.
Parafrasando Alanis Morissette, non è ironico conoscere l'uomo perfetto, e subito dopo il suo meraviglioso marito?
Senza svelare troppo della trama, posso dire che ancora una volta Emiliano riesce a stupire, proponendo un amore inaspettato che riesce a conciliare una passione travolgente ed una tenerezza commovente.
Ho chiuso il libro con il desiderio che i personaggi non mi abbandonassero, che rimanessero ancora per qualche ora a riscaldarmi con quel calore umano che li rende così vivi ai miei occhi.
Lo stile è come al solito scorrevole e solo apparentemente semplice: la naturalezza con cui vengono descritti teneri abbracci e focosi amplessi mi stupisce sempre, come mi stupisce la capacità dell'autore di descrivere le complesse emozioni contrastanti che gli uomini stessi difficilmente esprimono a parole.
La violenza dell'atto sessuale assume la nobiltà che le spetta, quando è un poeta a scandirne la metrica.
Un altro tassello di quel mondo inesplorato abitato da uomini che amano altri uomini, un passo obbligato per chi è convinto di sapere tutto ciò che c'è da sapere sull'amore tra maschi.

DF (un lettore)

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Si può iniziare una recensione insultando l’autore del libro appena letto? Io sono anticonvenzionale e lo faccio: Emiliano Di Meo sei un disgraziato! Non si può maneggiare così il cuore delle persone che decidono di vivere un tuo romanzo. Vivere, sì! Perché è proprio questo che succede, le tue storie si respirano, ci si cammina dentro, non si possono semplicemente leggere. E io, ancora una volta mi sono ritrovata a trattenere il respiro, emozionata proprio come i tuoi protagonisti. Se ora tu potessi parlare, confesseresti che arrivata a un certo punto te l’ho anche scritto davvero, non ho potuto trattenermi!
Non sono una critica letteraria e non mi fregio di essere una che scrive recensioni perfette, piuttosto ho bisogno di esternare tutte le sensazioni che la storia mi ha scaturito e che non possono rimanere confinate dentro, ma devono uscire prepotenti alla luce del sole.
“So quando sei felice dal colore dei tuoi occhi” è il secondo libro che leggo di Emiliano Di Meo, ho ritrovato il suo stile raffinato, scorrevole, particolare e riconoscibile.
Lui non inventa eroi e supermachi da mettere in vetrina, magari per attirare lettori, i suoi uomini sono quanto di più vero possa esistere e ho notato che, quasi mai, si sofferma sul mero aspetto fisico in maniera esplicita, ma ci arriva piano piano facendolo trasparire dalla narrazione e solo per evidenziarne le caratteristiche che si intrecciano con la personalità.
Grazie alle sue parole conosciamo ogni sfaccettatura sia dei protagonisti che della trama, le cose belle e quelle brutte, le gioie e i dolori, i pregi e i difetti… la realtà, insomma. E ce la racconta in un modo che SBAM, arriva dritta al cuore e colpisce, cavolo se colpisce.
Ognuno di noi si può immedesimare nei suoi personaggi entrando subito in empatia con loro: in questo modo mi fa evadere un attimo dalla mia quotidianità per vivere nella sua raccontata, e io ci cado sempre con tutte le scarpe, sentendo sulla mia pelle tutte le emozioni che descrive.
Mi piace perché i suoi testi sono anche un modo per riflettere su quanto possa esistere al mondo, iniziando, ovviamente dalla omosessualità, passando per la famiglia, l’amore e l’amicizia che, mi sembra di capire, siano fondamentali per lui, visto il modo in cui li descrive.
Il protagonista, Samuel, è disarmante nella sua semplicità, si capisce qualsiasi cosa gli passi nella mente e nell’anima, ho amato il suo modo di rapportarsi a Mirko, talmente intimo che a volte sembrava quasi che parlasse a sé stesso. Mi sono subito follemente innamorata di lui, del suo modo di approcciarsi, di come si toccava la barba, della sua iniziale timidezza. Se fossi stata io davanti al lui mi sarei sciolta completamente. Un uomo piacente che ha capito che nella vita i limiti esistono per essere superati, non aggirati.
E che dire di Mirko… lui è bravissimo ad alzare muri per non farsi raggiungere. Ma che succede se si resta rintanati nel proprio angolino protetto? Non si soffre, questo è certo, ma si vive? Se per una sera, una sola davvero, ci si lasciasse andare infischiandosene di quel che potrebbe accadere dopo?
Che bello trovare qualcuno che faccia venire voglia di lasciarsi andare e trovare difficile da gestire tutto il proprio autocontrollo: è una semicitazione delle parole di Mirko, in quel momento avrei voluto che uscisse fuori dalle pagine per abbracciarlo stretto.
Loro sono due personaggi che sarà difficile togliersi dalla testa, due uomini così diversi sia fisicamente che caratterialmente e nelle esperienze di vita da essere l’incastro giusto, non perfetto, ma giusto per loro.
Questo è il racconto della “normalità” di una coppia che si incontra per caso e si innamora, con tutto ciò che ne consegue. Saranno capaci di superare le difficoltà che il fato, come dice Samuel, gli pone davanti? Questo dipende solo da loro due, dalla volontà di entrambi.
Qualunque sia il loro destino, la storia narrata mi ha fatto emozionare, arrabbiare e uscire qualche lacrimuccia. Mi sono commossa tanto e ho provato profonda tenerezza e affetto per entrambi, quasi fossero due miei amici. Avevo voglia di proteggerne uno più dell’altro per i motivi che si scoprono durante la lettura.
L’inizio mi è piaciuto molto, quando trasparivano le loro timidezze, quando abbassavano lo sguardo perché sopraffatti dall’emozione… l’ansia di non sapere se lui sarebbe arrivato, del primo appuntamento; vivere l’agitazione di qualcosa che verrà, del momento in cui incontrerai gli occhi della persona che ti piace e di cui inspiegabilmente senti che ti stai innamorando.
Mi sono divertita con la sottile ironia dei due che si punzecchiavano appena conosciuti e cercavano di darsi un tono. Ma mai, nessuno dei due si è atteggiato a qualcuno che non fosse: perché cercare stupide strategie per farsi desiderare, quando la strada giusta è mostrarsi semplicemente per quello che si è? Perché atteggiarsi a super uomo facendo trasparire indifferenza, quando invece si muore dalla voglia di rivedere l'altro per fargli capire quanto gli sia entrato dentro. Samuel mi ha spiazzato così, sembrava quasi volesse aprirsi il petto per fare vedere ciò che il suo cuore provava.
Il colpo di grazia me l’ha dato questa frase che ha pronunciato riferendosi allo sguardo di un Mirko un po’ imbarazzato:

“Non farlo mai, almeno quando sei con me non farlo. Non smettere mai di guardarmi, tienili su di me”.

Confesso che, per un attimo, avrei voluto essere lì, davanti a lui, a sentirmi così importante. E in un secondo tutto sbiadisce, la cosa importante non è più guardare, ma vedere la persona che ti ha rubato il cuore, perché a volte basta un battito di ciglia, un soffio di vento, un tocco leggero per far palpitare il cuore o per far crollare ogni corazza e certezza. E l’amore è proprio questo battito, soffio o tocco.
Vorrei chiedere a Emiliano come fa a creare così i suoi uomini, tanto profondi, con mille sfaccettature, perfetti nella loro imperfezione…
Trovo adeguata la scrittura al presente e in terza persona così da poter apprezzare e capire bene il punto di vista di Mirko e Samuel, ma anche dei loro amici.
Nel romanzo c’è una sola scena erotica esplicita, ma è piena di sentimento, toccante, emozionale e intima; non è volgare e non c’è nulla in più nella descrizione di quel che dovrebbe esserci. Rappresenta la fusione della carne, di due corpi, delle menti e delle loro anime.
Mi piace il modo in cui l’autore sviscera le problematiche e i pregiudizi che gli omosessuali a volte si trovano, loro malgrado, a dovere affrontare. Ma questo capita un po' in generale a tutti, in realtà.

"Lo dovevo immaginare, sembrava tutto troppo perfetto e di perfetto non c'è mai niente".

Ma l’amore è amore e basta e non si ferma a pensare se si trova davanti a una persona del suo stesso sesso o meno.
L’amore è emozione, coraggio, volontà, e, se c’è, trova il modo di farsi strada e di vincere. Ma per questo bisogna essere in due e, soprattutto, avere la forza di annientare tutto il resto intorno, anzi di farlo diventare un punto di incontro.

"C'è chi innalza muri e chi si ingegna per scavalcarli"

Un racconto intimista ed emozionale, breve ma intenso e tremendamente sensibile.
La cover è fantastica e appropriata alla storia, come il titolo.
Grazie a Emiliano Di Meo che, con la sua penna profonda, soave e gentile (ma che sa essere cruda al momento adatto), mi ha regalato le sfumature di una felicità scorta nel colore di un paio di "occhi del colore delle nuvole che nascondono il cielo dopo che ha smesso di piovere",ma che sanno benissimo trasmettere gli stati d’animo, molto meglio delle parole e dei gesti forzati. Quale dichiarazione è più forte e indissolubile di questa?
Complimenti Mirko e Samuel, e ai vostri amici, rimanete così come siete!

Alessia Toscano 

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Che dire... ormai i libri di Emiliano per me sono diventati una droga e mi stanno creando dipendenza, appena ne finisci uno vuoi iniziarne subito un altro, fortunamente prima che esca il suo nuovo lavoro ho ancora da acquistarne qualcuno dei precedenti.
Emiliano è capace di regalarti un sacco di emozioni e sono sempre diverse da libro a libro, è capace di farti ridere, di farti piangere, ti fa emozionare ma soprattutto ti fa sperare che alla fine anche a te possa accadere quello che succede ai suoi personaggi.
E' capace di scrivere pagine di una sensibilità unica come è altrettanto capace di scrivere righe molto hot senza retoriche e moralismi inutile chiamando le cose con il loro nome e cognme alla faccia di perbenisti e falsi moralisti... Certo per noi maschietti alcune pagine consiglio di leggerle nel privato delle proprie case perche provocano reazioni.. sane sicuramente ma non consone in pubblico! :)
In questo suo ultimo lavoro si affronta un argomento molto delicato per il popolo lgbt: il sogno di diventare genitori, ed Emiliano ci regala una storia delicata e sensibile dove al centro di tutto c'è l'amore, il rispetto, l'affetto che queste quattro persone sanno regalarsi a vicenda e a regalarlo a noi che li seguiamo.
Un libro che ci ricorda una cosa fondamentale, famiglia è dove c'è amore e rispetto, punto e basta!
Un grazie di cuore ad Emi, anche questa volta mi hai colpito ed affondato, e grazie come sempre alla tua generosità e puntalità nel rispondere ai tuoi lettori, come gia ti ho detto altre volte , non è da tutti...

Danny (un lettore)

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Partiamo da un presupposto. “Androphilia” non è un romanzo facile. Non lo sono i protagonisti, non lo è l’ambientazione, non lo è la storia. Questo non è un libro per educande timide e cerimoniose, né tantomeno è indicato per persone timorate da Dio e che hanno sul comodino “Diario di santa Maria Faustina Kowalska ”. Non è altresì consigliato a chi vive la propria sessualità asetticamente o peggio in maniera complessata e repressa. Fatta questa doverosa premessa, c’è da dire che “Androphilia” è un romanzo unico nella narrativa contemporanea italiana (e probabilmente internazionale). Per scrivere un libro del genere, ci vuole una tecnica collaudata, unito a grande passione, ad una indubbia esperienza e soprattutto è indispensabile una autentica ispirazione. Di Meo è uno scrittore di talento indiscutibile, con uno stile peculiare, una eleganza formale ineccepibile. Scrive in modo moderno e veloce, con la giusta leggerezza quando è necessario essere leggeri e con profondità quando è necessario essere profondi. Ma qui il rischio era enorme. “Androphilia” tratta un tema (l’attrazione di uomini maturi per ragazzini appena sbocciati alla vita) assolutamente scomodo e che poteva deflagrare maldestramente tra mani inesperte. Il talento di Di Meo è stato proprio quello di trattare le vicende dal punto di vista del protagonista (Pietro, detto “Lupo”) senza alcuna attenuante e senza nessuna finta giustificazione. No, decisamente Lupo non è l’amico che scegliereste di avere. Lui è consapevole di questo, e noi con lui. Ma Lupo, non è uomo malvagio, non è cattivo. E’ così da sempre. Le storie che vive sono raccontate da Di Meo in modo diretto e passionale (è impossibile restare indifferenti leggendo certe pagine, e io credo che siano ben pochi i libri in grado di stimolare il lettore in modo così intenso); la natura in cui vive, i boschi che frequenta, la montagna, silente coprotagonista delle sue storie, sono descritti da Di Meo con una classe magistrale. L’aria della montagna si infiltrerà nelle vostre narici, gli amplessi di Lupo stimoleranno i vostri sensi. Come i lupi, anche Pietro sa cosa prendersi e come prenderlo. Ma quando incontra Giulio, un timido quindicenne dai capelli ramati, tutto cambierà. Non voglio anticipare nulla, ma qui la storia decolla. Vi sono pagine di una bellezza sublime, frasi meravigliosamente appassionate, parole d’amore delicate e carezzevoli. “Androphilia” è sicuramente il libro più complesso scritto da Di Meo, la vetta più alta finora raggiunta, non perché i precedenti libri siano meno belli né che i futuri romanzi saranno meno riusciti, ma solo perché in questo libro, difficile, tormentato e multiforme, ha dimostrato a tutto tondo il suo valore di scrittore. “Androphilia” è un romanzo che amerà chiunque sia consapevole che nella vita nulla è come sembra, e che tutto, alla fine, viene deciso dal cuore: anche quando il cuore è quello di un lupo.

Paolo (un lettore)

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Ho letto tutti i tuoi libri ed oggi ho finito questo, Amici di Notte. Sono ancora in preda alle emozioni ed alle paure che mi hai trasmesso. Emozioni perché, come sempre hai saputo cogliere una realtà che spesso ho avuto paura di confessare anche a me stesso. La Notte è vero, fa emergere una parte di noi che ci appartiene ma che spesso temiamo. Paura perché, qualche volta nella vita, ho temuto la piega che le cose potevano prendere. Senza arrivare dove si è spinto il protagonista ho immaginato che stessi per spingermi troppo oltre è che il destino avrebbe potuto essere nelle mani di qualcun'altro che non conoscevo poi così bene. Che dirti, sei riuscito anche questa volta a sorprendermi. La tua scrittura diventa anche proiezione d'immagini, riesco a vivere le sensazioni delle quali racconti tutto nei particolari, arrivo anche a sentire gli odori e i profumi. Sei molto bravo e sono felice di leggere tutti i tuoi lavori. Tommy, Giacomo e Davide mi resteranno nella memoria.

Maurizio Marcenaro (un lettore)

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L'antieroe di "Amici di notte" ritorna prepotentemente sulla scena, a chiudere i punti che il primo libro aveva lasciato in sospeso. Emiliano rischia ancora una volta, affrontando il suo primo sequel e scrivendo di un sentimento che finora non aveva mai affrontato: la vendetta. La passione irrefrenabile che aveva legato Davide e Gia-co-mo diventa lo stimolo per un inevitabile confronto, per due personaggi che hanno condotto separatamente le loro vite, ma che non hanno mai messo la parola fine a quel capitolo della loro storia.
Forse l'aspetto migliore del libro è proprio l'abilità e la lucidità con cui analizza la complessità del desiderio di vendetta di Davide, che si confonde con una fatale attrazione che sconfina nell'ossessione. Giacomo è l'uomo che gli ha rovinato la vita, ma anche l'unico uomo che abbia mai amato, quello per cui sarebbe stato disposto a rinunciare a tutto. Cosa potrà succedere, quando finalmente si ritroveranno faccia a faccia? Dovrete leggere il libro per scoprirlo, lasciandovi scottare da una passione che non può lasciare indifferenti.
Parlando sotto un profilo tecnico, le capacità dell'autore sono sorprendenti. Davide non è solo un personaggio, è vivo e pulsante. Se già in "Amici di notte" risultava estremamente caratterizzato, qui la sua evoluzione risulta non solo credibile, ma addirittura naturale, come se conoscendolo non ci si potesse attendere nulla di diverso da lui. Lo stile è scorrevole e ritmato, capace di seguire la scena sottolineandone l'impatto emotivo.
Un gradito ritorno, sicuramente atteso, di personaggi che ci avevano salutato troppo presto per non meritare di fare nuovamente incursione nelle nostri notti, riaprendo quella porta che conduce lì dove non siamo abituati a guardare volentieri, nel lato oscuro delle nostre emozioni.

DF (un lettore)

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Divorato, come tutti gli altri prima. Questo è arrivato in un momento particolare della mia vita, durante una crisi con il mio compagno da quattro anni. È stato illuminante leggere la storia di Yago, Ernesto, Fabio, Dimitri. Una sfida lanciata al rapporto che vivono che destabilizza Ernesto. È proprio in lui che mi rispecchio e come lui ho spesso bisogno di fermarmi ad elaborare le mie reazioni istintive basate erroneamente sulle mie certezze. Si cambia in ogni secondo e anche quelle che riteniamo certezze vanno riverificate. Grazie Emiliano per questa bella storia. Condivido con te che le vite degli uomini che si amano vadano raccontate da un uomo che le vive. Solo così, noi lettori possiamo rivederci nei tuoi personaggi perché sono come noi.

Maurizio Marcenaro (un lettore)

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Io ormai seguo Emiliano da un pò e so che lui ci tiene a rivendicare un diritto mettendoci nome, cognome e faccia ma stavolta, ancor di più, ci ha messo cuore e anima.
Quest'ultima creatura è un'autobiografia, lo si capisce fin dalla prima riga (Eugenio De Mas) anche se ovviamente non sappiamo fin dove arriva il vero a confondersi con la fantasia. chi lo segue già da un pò riconosce molti passaggi, spaccati di una vita e di una battaglia ancora molto accesa.
Io come sempre non posso che ammirare questo ragazzo che non conosco personalmente ma che ormai tratto (e spero non se ne dispiaccia) come un amico, un cugino, un fratello.
Continua così, non fermarti mai perché LE PAROLE SONO IMPORTANTI quanto le azioni

MP (una lettrice)

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