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FE/MALE

Cuori Ribelli,

mi concedo una pausa durante la revisione del nuovo libro per condividere con voi una serie di informazioni che mi sono capitate tra le mani in questi giorni.

Che bellezza comprendere quanto uomini e donne siano profondamente diversi e non vivere questa nostra differenza come un limite da dover superare a ogni costo o come qualcosa di talmente spaventoso da indurci a pensare di doverlo celare, mettendo la testa sotto la sabbia e fingendo che basti quel sano pizzico di empatia per accorciare le distanze.

No, non basta. Non basterà mai.

Non mi viene in mente nulla di più assurdo e insensato.

Uomini e donne sono diversi. Punto.

Ci sono cose che gli uomini non capiranno mai delle donne e sono proprio quelle cose che il gentil sesso dovrebbe tenersi più strette, così come ci sono cose che le donne non capiranno mai degli uomini e sono proprio quelle che i maschietti dovrebbero continuare a godersi, senza perdere tempo a spiegarle.

Se avete un po’ di tempo, vi riporto a seguire qualche simpatica informazione reperibile sulla letteratura specializzata sull’argomento.


1. Il senso del bello è molto diverso tra uomini e donne. Così diverso che nei due sessi è associato all'attività cerebrale di due aree differenti. Lo confermano studi comportamentali, ma anche una ricerca sul cervello di un team internazionale di scienziati. La vista di opere d’arte, di paesaggi piacevoli e, più in generale, di “cose belle” attiva, in maschi e femmine, zone diverse del cervello: mentre nelle donne la vista di immagini "belle" attiva entrambe le aree parietali, nell’uomo accende solo il lato destro della corteccia. Questa differenza potrebbe essere una conseguenza dell’evoluzione e risale all’era in cui uomini e scimmie iniziarono a differenziarsi.


2. Le donne sono meno collaborative degli uomini. Uno studio dell'università di Harvard pubblicato su Current Biology ha passato al setaccio le collaborazioni in 50 istituzioni del mondo accademico tra Usa e Canada e il risultato è stato che donne e uomini sono ugualmente cooperativi con colleghi dello stesso sesso, se si considerano le collaborazioni fra pari grado, ma quando entra in gioco il fattore gerarchia la proverbiale solidarietà femminile sembra vacillare rispetto a quella maschile.


3. I cinque i sensi non funzionano nello stesso modo in uomini e donne.

Olfatto: la capacità di distinguere e ricordare gli odori è più sviluppata nelle donne, a causa della conformazione del corpo calloso (struttura nervosa che unisce i due emisferi cerebrali).

Vista: la memoria visiva è appannaggio femminile. Le donne ricordano meglio una fisionomia, la disposizione degli oggetti su un tavolo o in una stanza, e così via.

Udito: sono invece gli uomini a concentrarsi di più, escludendo mentalmente ogni altro rumore, che potrebbe disturbarli. Inoltre sentono meglio i toni acuti.

Gusto: i maschi hanno in bocca meno recettori per il “salato” delle donne. Anche la percezione femminile dell’amaro è migliore.

Tatto: nella manipolazione di oggetti sottili riescono meglio le donne. Non solo perché hanno dita sottili, ma perché le terminazioni tattili sono più sensibili (soprattutto a metà del ciclo mestruale).

I maschi, invece, balbettano più facilmente (i balbuzienti sono quattro volte più numerosi nel sesso forte), ma già a 4 anni sono più bravi delle coetanee a immaginare un solido che ruota nello spazio.


4. La capacità di perdonare è donna: gli uomini, in generale, hanno più difficoltà a scusare chi ha fatto loro un torto e si mostrano più vendicativi rispetto al gentil sesso.


5. Le donne prestano più attenzione agli sguardi e alle facce delle persone di quanto non facciano gli uomini. Le donne infatti si soffermano a guardare le facce per riconoscerle, soprattutto se sono familiari. Per gli uomini non c’è questa differenza. Le zone del cervello coinvolte nel riconoscimento delle facce sono influenzate dagli ormoni, ma ancora non è chiaro in che modo. Lo studio più approfondito di queste differenze potrebbe aiutare a capire alcuni disturbi gravi come l’autismo, che colpisce in maggioranza gli uomini.


6. Secondo una ricerca spagnola solo il 48% delle donne ricorre alle fantasie sessuali contro il 71% degli uomini. Secondo alcune teorie, questa differenza è da spiegare con ragioni evolutive: le fantasie tenevano i maschi più pronti a cogliere al volo le occasioni di accoppiamento.


7. Uomini e donne reagiscono allo stress in modo diverso e i primi si abbandonano più facilmente alla bottiglia nelle situazioni che generano ansia. Secondo una ricerca, il glucosio presente nel sangue fornisce le energie necessarie ad affrontare i compiti stressanti, ma esaurite queste "riserve" naturali, gli uomini non riescono a mantenere l'autocontrollo e si abbandonano all'alcol.

Non accade altrettanto alle donne che sarebbero naturalmente meno inclini al bere.


8. Ma perché gli uomini non chiedono mai le indicazioni stradali e le donne sì? Forse dipende dalla loro "memoria vettoriale".

Quando si giunge in un luogo nuovo (per esempio una città) le donne tendono a usare di più i punti di riferimento incontrati lungo il cammino. Gli uomini, invece, impiegano una strategia chiamata “memoria vettoriale”: ricordano cioè la direzione in cui si è mosso il proprio corpo e per quanto tempo si sono spostati.

Dovendo guidare, per esempio, fino alla nuova casa di un amico, una donna arriverà davanti al panettiere, qui girerà a destra, poi all’edicola a sinistra. Un uomo andrà diritto per cinque minuti, poi girerà a destra e proseguirà per altri tre minuti, prima di svoltare a sinistra.


Le due strategie sono state verificate dai ricercatori dell’università di Rochester (Usa) chiedendo a studenti di entrambi i sessi di entrare in un labirinto. Quando il percorso era ricco di punti di riferimento le ragazze si dimostravano più abili dei loro compagni maschi a trovare l’uscita; ma se i ricercatori rendevano le pareti tutte uguali erano i ragazzi a orientarsi meglio.


9. Una ricerca dell’Università di Newcastle (Gran Bretagna), ha provato come mai le donne amano il colore rosa più degli uomini.

Il fenomeno ha origini ancestrali: la sussistenza dei nostri antenati infatti si basava sulla caccia, affidata agli uomini, e la raccolta, di cui si occupavano le donne. Questo avrebbe sviluppato in loro una maggiore sensibilità per le tinte rossastre, proprie delle bacche e dei frutti maturi.

L’azzurro, invece, piace perché è il colore del cielo sereno e perché segnalava la presenza di fonti di acqua.


10. Per prudenza, responsabilità e sicurezza, la donna ha un atteggiamento migliore nella guida rispetto all'uomo. Motivo? La maggiore quantità di estrogeni presenti nella donna che potrebbero influenzare positivamente l'attività neuronale dei lobi frontali, ovvero la zona preposta all'apprendimento delle regole, e al controllo dell'attenzione e dei riflessi.

Il testosterone, invece, prevalente nell'organismo maschile, indurrebbe gli uomini alla guida a lasciarsi andare a comportamenti rischiosi, più impulsivi e quindi poco prudenti e alla conduzione del veicolo con un'andatura più veloce di quella delle donne.


11.Davanti a situazioni pericolose gli uomini sono più propensi all’azione, mentre le donne dedicano maggiore attenzione all'identificazione dei sentimenti suscitati dallo stimolo. Ovvero, la donna si lascia sopraffare dalle emozioni, l'uomo si prepara ad affrontare la situazione, o a darsela a gambe. Insomma, in caso di pericolo sono gli uomini i primi ad avere il "polso" della situazione.


Spero che l’articolo non abbia offeso nessuno, non credo sia quello l’intento della scienza.

Chissà voi cosa ne pensate.


A presto Cuori Ribelli,


Emiliano Di Meo

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