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Gayday!

Cuori Ribelli,

lo so, ho trascurato il blog in questi ultimi mesi.

Ammetto di aver sottovalutato quale impegno sarebbe stato occuparsi anche di un blog e tutto quello che è successo nel mondo e nel nostro Paese, insieme all’urgenza di scrivere le nuove storie che sono uscite proprio in questi ultimi mesi, mi ha distratto da quest’altro impegno che avevo preso.

Oggi sono consapevole di non poter garantire nuovi post con una cadenza precisa, ma la mia intenzione è comunque quella di portare avanti quest’ulteriore forma di comunicazione. Sappiamo che sui social andiamo sempre un po’ tutti di corsa. Il blog, invece, ci permette di soffermarci di più sulle cose che ci interessano davvero.



Come state?

Io ho trascorso dei bellissimi giorni in Sardegna e anche qui, appena posso, raggiungo il mare.

Credo che la bella stagione rappresenti proprio questo: l’opportunità di recuperare un contatto con la natura che, per chi vive in una grande città come me, durante le altre stagioni si fa un po’ più difficile mantenere.

Poche ostentazioni, però, ricordatevelo.

Non c’è bisogno di condividere con gli altri tutto quello che facciamo. Chi ostenta ogni dettaglio delle proprie vacanze sono certo che si perda l’aspetto più bello di esse e il senso vero che dovrebbero mantenere. Pensare a noi, trascorrere del tempo con noi stessi. Fare quello che ci piace e farlo solo per il nostro piacere, senza metterne al corrente il mondo. Almeno è così che piace viverle a me le vacanze.


Ci sono tante nuove idee da realizzare.


Dopo la pubblicazione di DA MASCHIO A MASCHIO, un libro fondamentale per fissare le mie idee su molti aspetti di questo bizzarro mondo dell’editoria indipendente che andrebbero quantomeno rivisti e corretti (ma la vedo dura, perché farlo richiede troppa onestà intellettuale), ho ripreso in mano la stesura di un nuovo romanzo.


Così, quando mi trovo a casa, scrivo. Quando sono fuori, leggo.


E ieri, disteso sotto l’ombrellone, ho letto delle pagine bellissime che, in parte, mi piacerebbe condividere con voi.

Sapete che odio le imitazioni a buon mercato, no? No fake, ricordatevelo.

Date un valore concreto ai vostri soldi.


Solo letteratura LGBT PURA.


Solo il meglio per noi:


… i militari finiscono per sodomizzarsi e non tanto per la solitudine del fronte o per omosessualità o per le sofferenze o per mancanza di donne, ma per la gioia della vittoria, per festeggiare un trionfo; essi si esaltano, si credono immortali, invulnerabili, allora si abbracciano, si toccano, si baciano, vedono nel commilitone, sporco, sanguinante, l’oggetto della propria estasi guerriera, e ubriachi d’illusione, digiuni d’amore, lo scambiano per una fidanzata, per un sogno carnale a portata di mano, e senza aspettare la licenza che non verrà mai o la morte nella prossima battaglia, di notte in camerata o in trincea, lo posseggono o si fanno possedere, con violenza, e se il compagno è bello addirittura lo divinizzano. Ci sono naturalmente anche soldati moralisti che per la vergogna in seguito ti uccidono…


Bellissime e potenti le parole di Gian Piero Bona, non trovate anche voi?


LE PAROLE SONO IMPORTANTI, ricordatevelo sempre.


A presto,


Emiliano

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