SEQUEL
Cuori Ribelli,
nel precedente post ho scritto "non ho mai pubblicato un sequel dei miei libri", il che è vero, ma non vi ho detto che proprio al sequel di uno di essi sto lavorando in questo periodo.
Francamente non credevo sarebbe successo, perché a me (da lettore) piacciono solo storie autoconclusive. Non acquisto serie e non ho mai affrontato la scrittura di un libro immaginandolo come qualcosa di "incompleto". In effetti, le mie rimangono tutte storie autoconclusive, ma alcune, come molti di voi mi hanno fatto giustamente notare, si prestano a un seguito e una lo fa in maniera particolare.
Ammetto che la scrittura di un sequel non è affatto semplice. Un libro è legato a una fase della vita dell'autore, all'umore che lo accompagnava in quel dato momento, ed è inevitabilmente connesso a quello che voleva comunicare allora. Cimentarsi con un sequel vuol dire recuperare tutto quel bagaglio emozionale, ma richiede anche un'operazione ancora più complessa: ricordarsi la personalità dei personaggi e il modo in cui ragionavano. Ci si deve ricordare cosa amavano e cosa no, come parlavano e cosa li faceva eccitare. Devi riportare alla mente il loro odore, i loro difetti e la loro magia e devi farlo necessariamente se vuoi tornare a essere loro.
Perché questo è quello che si fa quando si scrive un libro. Si diventa i personaggi dei quali racconti la vita. Non puoi limitarti a immaginarla. Devi iniziare a camminare come loro, a mangiare quello che mangerebbero loro, a fare l’amore come lo farebbero loro. Immaginare non è sufficiente, non lo è per me. Una vicenda va messa in atto, nel vero senso della parola, quindi non vi nascondo che spesso casa mia diventa un palcoscenico. Nel privato della mia intimità vengono messe in scena le parti salienti dei miei libri. Interpreto il protagonista di turno, mi muovo come lui, recito le battute che ho scritto io, mi spoglio.
Si tratta di un processo creativo dinamico che richiede un sacco di energie, ma che mi dà grandi soddisfazioni.
E ora sono tornato a vestire i panni di…
Riuscite a immaginarlo?
Si tratta di un personaggio che merita decisamente una seconda possibilità.
A presto Cuori Ribelli,
Emiliano Di Meo